Ideato e coordinato dall’avvocato Giuri, sostenuto dalla Fondazione Antinori, formerà on line i professionisti dell’accoglienza in cantina

La Toscana è stata la prima Regione a dotarsi di una legge che disciplina le attività enoturistiche delle aziende del vino, recependo il decreto ministeriale del 12 marzo 2019 “Linee guida e indirizzi in merito ai requisisti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica”, in attuazione della Legge Stefàno sull’enoturismo del 2017. Legge che prevede, tra le altre cose, “che l’attività enoturistica – come spiega, a WineNews, uno dei massimi esperti di normativa vitivinicola, l’avvocato Marco Giuri – possa essere svolta dal titolare dell’azienda, da un familiare, da un dipendente o da un collaboratore esterno, ammesso che abbia uno dei seguenti requisiti: qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap); attestato di frequenza rilasciato a seguito di un percorso formativo obbligatorio per il conseguimento del requisito della capacità professionale necessario per la qualifica di Iap; diploma o laurea in materie agrarie; titolo di enologo; dichiarazione di aver svolto attività in ambito vitivinicolo nei cinque anni precedenti l’inizio dell’attività di enoturismo; attestato di frequenza di un corso di formazione avente a oggetto l’attività vitivinicola organizzato dalle associazioni di categoria, ordini professionali, agenzie di formazione o altro soggetto abilitato della durata minima pari a cinquanta ore di formazione teorica/pratica”…continua a leggere

Fonte: WineNews